Usucapione? Come riacquisire la proprietà di un bene con l’aiuto di un avvocato immobiliarista

Usucapione? Come riacquisire la proprietà di un bene con l’aiuto di un avvocato immobiliarista

Febbraio 9, 2023 Off Di Facchini

In ambito giuridico ed immobiliare l’usucapione, chiamata anche prescrizione acquisitiva (in latino usucapio) indica un modo di acquisto di un bene attraverso il possesso continuo e ininterrotto, in più, in modo pacifico e manifesto. A regolarlo sono gli articoli 1150 e seguenti del codice civile. Per avvalersi di questo metodo bisogna fare affidamento su un esperto avvocato immobiliarista e per saperne di più visita questo link. Il possesso deve quindi corrispondere all’esercizio del diritto reale sull’immobile e deve protrarsi per un arco di tempo variabile in base al bene in questione. Per comprendere bene l’usucapione bisogna prima dare una breve definizione di che cos’è il possesso. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il possesso non è un diritto, ma uno stato di fatto. Il soggetto esercita il diritto sul bene in oggetto. Una definizione viene data dall’articolo 1140 del codice civile che stabilisce che il potere sulla cosa si manifesta: “in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di altro diritto reale”. Quindi, per far valere l’usucapione, bisogna essere in possesso di determinati requisiti.

Quali sono i requisiti dell’usucapione

I requisiti necessari per l’usucapione, in base alla questione del possesso, sono essenzialmente tre. Il primo è l’“animus possidendi”, che è dunque la volontà di possedere un bene, anche se non si è proprietari dello stesso (ma comportandosi come se ne avesse il diritto di proprietà). Il secondo è l’“animus rem sibi habendi”, che indica la volontà di tenere un bene e di esercitare i poteri che ha chi lo possiede realmente. Il terzo è il “corpus possessionis”, in cui si fa apparire il possessore come il titolare del diritto reale sul bene in questione. I metodi per provare l’usucapione, solitamente, sono di tipo testimoniale e documentale. Stando a quanto emesso dalla Cassazione nel 1977, la prova testimoniale è ammessa, mentre, nel 1999 la prova testimoniale è stata riconosciuta come di per sé sufficiente per provare l’usucapione. Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione alle testimonianze rilasciate da parenti e amici, ma anche da persone con le quali ci si trova in un rapporto di inimicizia. Infatti, proprio questo genere di testimonianze vanno valutate con attenzione da parte del giudice.

Usucapione: normativa italiana e tempi necessari

Secondo la normativa italiana ci sono tre tipi di usucapione: l’usucapione ordinaria, l’usucapione abbreviata e l’usucapione speciale per la piccola proprietà rurale. A regolamentare quest’ultima è l’articolo 1159-bis del codice civile e di applicazione residuale.

Per quanto riguarda le tempistiche dell’usucapione i tempi necessari variano in base al bene in questione. Per i beni immobili sono di 20 anni, che scendono a 10 anni dalla data di trascrizione in caso di beni acquistati in buona fede, ma con un titolo non idoneo al trasferimento della proprietà. Per le universalità di beni mobili i tempi sono di 20 anni e anche per i beni mobili acquistati senza un titolo idoneo e posseduti in mala fede. Per i beni posseduti in buona fede la tempistica è di 10 anni. Se invece i beni mobili, iscritti in pubblici registri, sono stati acquistati in buona fede, ma senza titolo idoneo, i tempi sono di 3 anni dalla data della trascrizione. Se invece manca almeno una delle condizioni citate in precedenza, le tempistiche salgono a 10 anni. L’usucapione abbreviata permette dunque di ridurre e di dimezzare le tempistiche necessarie per l’usucapione.