Incoterms 2023, ecco quali sono i nuovi termini contrattuali per il tuo import-export

Incoterms 2023, ecco quali sono i nuovi termini contrattuali per il tuo import-export

Febbraio 23, 2023 Off Di Ilario Galgani

Inconterms: definizione

Quando si parla di Incoterms, si fa riferimento ai termini di resa merce: si tratta di vere e proprie regole che rientrano nella gestione della supply chain. Fu l’ICC (International Chamber of Commerce) a pubblicarli per la prima volta nel 1936 con l’intento di mettere nero su bianco regole chiare in riferimento al pagamento nel corso della vendita e dell’acquisto delle merci. A distanza di qualche anno, l’aumento dei termini contrattuali internazionali contribuì a fornire interpretazioni sin troppo contraddittorie. Per evitarle e per favorire il commercio internazionale, vennero perciò definiti termini unificati: gli Incoterms, appunto. Più volte, i termini di resa merce sono stati aggiornati.

L’obiettivo degli Incoterms

Scopo primario degli Incoterms è quello di individuare il momento in cui spetta all’acquirente accollarsi sia le responsabilità sia i rischi di consegna delle merci. Siccome le regole in questione rappresentano uno standard internazionale, valevole nei contratti in ambito nazionale e internazionale, ciascun attore protagonista nel settore del commercio è perfettamente consapevole di quali sono le sue responsabilità e di quali sono i suoi rischi. Acquirenti, fornitori, assicuratori e vettori evitano eventuali controversie proprio grazie agli Incoterms.

Queste regole, pertanto, mettono nero su bianco:

  • le modalità di organizzazione della consegna delle merci;
  • il passaggio del rischio;
  • l’ammontare dei costi del trasporto;
  • obbligazioni accessorie correlate alla compravendita.

Raggruppamento degli Incoterms

Per approfondire le modalità di raggruppamento, relative agli Incoterms 2023, si rimanda al seguente link https://unifretinternational.com/incoterms-2023-i-nuovi-termini-contrattuali-per-il-tuo-import-export/. Ai sensi di quanto indicato all’interno dell’edizione 2020 degli Incoterms, valevole anche nel 2023, sono ben 11 i termini, espressi sotto forma di acronimi di tre caratteri. La lettera iniziale è quella che li cataloga in gruppi o categorie differenti. Lo loro disposizione è in ordine progressivo in base alla crescente onerosità per la figura dell’esportatore, vale a dire di chi vende.

Gruppo E

La resa EXW (Ex Works) appartiene al gruppo E. Le principali obbligazioni deve accollarsele chi importa, ossia l’acquirente.

Gruppo F

Anche in questo caso, le tre tipologie di resa sono a carico dell’importatore. FCA (Free Carrier), FAS (Free Alongside Ship) e FOB (Free On Board).

Gruppo C

A questo gruppo appartengono quattro tipologie di rese in cui a pagare il trasporto è l’esportatore ossia chi vende. Tuttavia, i rischi ricadono sull’importatore, ossia chi acquista. Nello specifico, CPT (Carriage Paid To), CIP (Carriage and Insurance Paid To), CFR (Cost and Freight) e CIF (Cost Insurance and Freight).

Gruppo D

A essere parte integrante del suddetto gruppo vi sono tre tipologie di rese, dove il trasporto così come i rischi di consegna al destinatario sono tutti a carico di chi vende, ossia dell’esportatore. DAP (Delivered At Place), DPU (Delivered at Place Unload) e DDP (Delivered Duty Paid).

Conclusioni

Tirando le somme, ciascuna regola appena indicata si contraddistingue per tutta una serie di pro e di contro potenziali, in base al fatto che a essere coinvolto processo inerente alla compravendita sia l’esportatore o l’importatore, vale a dire il venditore o il compratore. Se si desidera effettuare una vendita, pertanto, comprendere a fondo gli Incoterms e le regole di base è di sicuro molto utile. Solo così è, infatti, possibile sapere chi fa cosa, in quale momento, quali rischi si accolla e su chi ricadono poi le spese. Anche se non si capiscono a fondo le suddette regole, ovviamente, l’esportatore può portare a termine ugualmente la vendita. Tuttavia, gli addetti ai lavori nel capo della logistica, in prima battuta, e della finanza, successivamente, devono poi occuparsi di definire tutti i vari step attinenti al processo di vendita. D’altronde, la vendita non viene ultimata fino a quando non si verifica il passaggio completo del/dei prodotto/prodotti. Ecco spiegato il motivo di fondo per cui è di determinante importanza accertarsi di come le regole in questione vengano applicate, nel caso specifico nel lasso di tempo che va dal 2020 al 2023.