Cosa mangiare a Creta? Ecco le specialità gastronomiche tipiche dell’isola

Cosa mangiare a Creta? Ecco le specialità gastronomiche tipiche dell’isola

Novembre 12, 2019 Off Di Ilario Galgani

Creta è un’isola fra le più popolose del mediterraneo, nonché quinta per estensione, dotata di una storia incredibile e di una bellezza strepitosa, che la rende uno dei posti maggiormente ambiti per una vacanza in completo relax.

La cucina tipica di Creta è ricca di piatti genuini, realizzati coi migliori ingredienti del mediterraneo, in una perfetta atmosfera di natura e gusto.

Creta tra Mizithra e formaggio fritto

Il formaggio più famoso di Creta è il Mizithra, conosciuto per la sua morbidezza e cremosità; si tratta di un formaggio realizzato similmente alla ricotta italiana e che viene spesso essiccato e salato; il latte viene fatto bollire lentamente e dopo viene fatto cagliare, filtrato, appeso e in un sacchetto di garza.

Un piatto curioso a base di formaggio è poi il formaggio fritto, ovvero il “saganaki”, costituito di solito da un formaggio a scelta tra i feta, halloumi, graviera, kefalograviera, kefalotyri e kasseri, che viene fritto nell’olio di oliva e servito assieme al limone, a un po di pane e qualche pomodorino.

Gli antipasti di Creta: dakos, kalitsounia, paximadi e lumache fritte

Sicuramente nei ristoranti dell’isola non mancano antipasti e piatti da gustare assieme agli apertivi.

Uno dei piatti più gustosi di Creta è costituito da un tipo di bruschetta, usata spesso come antipasto, chiamata “Dakos”, realizzata imbevendo il pane secco per pochi secondi nell’acqua e aggiungendo un leggero flio d’olio d’oliva, sopra cui è posta a un trito di pomodori, dei pezzi di feta, del formaggio mizithra e una spolverata di origano; alcune varianti del Dakos molto popolari utilizzano anche pepe e olive.

Un altro antipasto molto famoso di Creta sono le kalitsounia, dei piccoli tortini di farina, mizithra e miele, cotti al forno e spesso conditi con erbe e spezie dell’isola. Le kalitsounia sono estremamente diffuse a Creta, tanto che è possibile trovarle servite nella maggior parte dei ristoranti, delle volte anche senza richiesta come omaggio.

Fra gli antipasti che possono colpire di più però, sicuramente meritano un posto le “chochlioi boubouristi”, ossia le “lumache fritte”. Si tratta di piccole chiocciole fatte spurgare e poi impastate con la farina e fritte nell’olio di oliva, spesso servite assieme a erbe aromatiche ed eventualmente limone.

Infine, un ultimo antipasto di Cipro sono i paximadi, di solito disposte in piccole fette, costituiti da un impasto di pane cotto due volte, spesso accompagnati da formaggio, olive, olio e pomodorini tritati.

Creta e l’antica tradizione del vino

Presso creta sono famose alcune varietà di uve ritenute autoctone, ovvero la Mandilaria, il Kotsifali e la Viliana. Il terreno cretese si adatta bene alla coltivazione del vino e in particolare il suo clima mediterraneo permette di creare vini dal sapore deciso e consistente; in particolare molto noti presso Creta sono i vini di Dafnes, prodotti specialmente con le uve del vitigno del liatiko, dagli acini di colore rosso chiaro e dal sapore zuccherino.

I distillati alcolici più famosi di Creta: raki e rakomelo

Una bevanda tipica di Creta, ricavata dalla distillazione della vinaccia, è lo tsikoudia, chiamato comunemente nell’isola anche raki (ma che non va confuso con la bevanda dal nome omonimo della Turchia), ottenuto mediante lo stesso procedimento usato per produrre l’acquavite tipica della Grecia, chiamata “tsipouro”, ma utilizzando solamente un unico ciclo di distillazione.

Il rakomelo infine è un famoso distillato di Creta, ottenuto combinando spezie aromatiche ed erbe, solitamente la cannella e il cardamomo, con miele, raki o tsipouro; brevemente, per realizzare il rakomelo basta mischiare, per ogni 3-4 shots di raki o di tsipouro, uno o due cucchiaini di miele, assieme ad un po di cannella (circa mezzo cucchiaio o poco più).

I dolci tipici di Creta: sarikopitakia e kalitsounia

Presso Creta è possibile assaggiare degli splendidi tortini di formaggio chiamati “sarikopitakia”, costituiti da una pasta di farina contenente formaggio che durante la preparazione viene fritta nell’olio d’oliva e cosparsa di miele; si tratta di un dolce dai sapori antichi, forse un richiamo di tradizioni medievali, simile alla seada sarda. Un altro dolce famoso è il kalitsounia, costituito da un impasto steso a mano e farcito con formaggio dolce, che viene cotto in forno e condito con semi di sesamo e una spolverata di cannella.