L’importanza dell’anestesia totale nei trattamenti odontoiatrici per pazienti autistici

L’importanza dell’anestesia totale nei trattamenti odontoiatrici per pazienti autistici

Ottobre 16, 2021 Off Di Facchini

L’assistenza odontoiatrica, comprensiva di tutte le operazioni necessarie per la cura dei denti, delle gengive e del cavo orale, presenta diverse problematiche nel caso dei pazienti autistici. L’autismo è una patologia dello sviluppo intellettuale che porta a limitazioni nella comunicazione e nell’utilizzo del linguaggio. I pazienti affetti da autismo faticano spesso a identificare il problema odontoiatrico insorto e, anche se supportato da parenti e/o tutori, non sa spiegare la natura del dolore e, in generale, i suoi problemi dentali.

Inoltre, nei pazienti autistici potrebbero insorgere altre problematiche comportamentali, tra cui iperattività o distrazione ricorrente, fino ad arrivare ad atteggiamenti autolesionistici derivanti dall’intervento invasivo dell’odontoiatra. Ipersensibilità alla strumentazione utilizzata dal dentista e movimenti inconsulti e imprevedibili, infine, potrebbero compromettere la continuazione delle cure e richiedere strategie ad hoc. L’anestesia totale in odontoiatria è, appunto, un mezzo efficace per il trattamento delle affezioni del cavo orale nei pazienti autistici, per consentire loro di essere curati in modo appropriato.

Interazione tra dentista e paziente autistico: quali limiti

I limiti oggettivi di una visita odontoiatrica a un paziente autistico si concretizzano nell’impossibilità di comprendere la reale problematica del soggetto. Questi, infatti, potrebbe lamentarsi ma non riesce a indicare dove, e dimostrarsi estremamente restio ad aprire la bocca e a farsi visitare. Anche per questo motivo, il dentista non potrà eseguire un’ortopanoramica, un esame radiografico che evidenzia l’arcata dentale del paziente e ne illustra le eventuali problematiche. Continuando con i trattamenti odontoiatrici, lo specialista non ha, nel caso del paziente autistico, alcuna possibilità di inserire la cannula per aspirare la saliva oppure effettuare l’asportazione di carie con il trapano.

Per i piccoli pazienti, inoltre, è indispensabile ricorrere a un dentista per bambini autistici ( come Livio Gallottini, il quale abbia un’adeguata esperienza in merito. L’anestesia totale è, pertanto, una valida soluzione che consente al dentista di risolvere le problematiche sopra menzionate e procedere alle cure necessarie, anche se non è stato possibile conoscere in anticipo le patologie dentali di cui il paziente autistico soffre.

Pazienti autistici e cure dentali: come operare in anestesia totale

Per effettuare qualsiasi operazione odontoiatrica in anestesia totale sono indispensabili alcuni strumenti, tra cui l’elettrocardiogramma. I pazienti autistici necessitano, il più delle volte, di una sedazione totale affinché lo specialista possa procedere ai prelievi per l’analisi del sangue e applicare gli elettrodi per l’elettrocardiogramma. L’anestesia totale, in questi casi, avviene per via endovenosa, e l’operazione avviene generalmente nell’arco del medesimo appuntamento. L’operazione preliminare da seguire, nei pazienti affetti da autismo, è un’iniezione intramuscolare, di solito sul muscolo deltoide in corrispondenza della spalla, che funge da preanestesia e ha l’obiettivo di far calmare il paziente. In una fase successiva, lo specialista procederà a inserire l’ago nel polso.

A questo punto, l’odontoiatra ha la possibilità concreta di effettuare l’intervento, con una mappatura del cavo orale, per conoscere la patologia di cui il paziente soffre. Il passo successivo sarà quello di procedere con i trattamenti odontoiatrici necessari. Come per tutti i pazienti, l’obiettivo è quello di mantenere, per quanto possibile, intonsa la dentatura dei pazienti, a differenza di quanto avviene in talune strutture pubbliche, in cui i denti molto compromessi sono rimossi e non sono sostituiti da impianti.

Le cure più adatte, invece, sono volte a ripristinare le funzionalità del cavo orale e vanno da semplici otturazioni di carie, per arrivare alle cure canalari e all’inserimento di impianti endoossei. In questo caso, si tratta di una protesi che dovrà essere inserita in un secondo tempo, e quindi sarà necessario eseguire nuovamente l’anestesia totale. Nei pazienti pediatrici autistici, se i denti da latte sono gravemente compromessi, potrebbe risultare necessaria l’estrazione, perché se il risultato della terapia è incerto non vi è una seconda possibilità di intervenire di nuovo a breve. L’anestesia totale, quindi, è l’unico mezzo efficace per assicurare ai pazienti autistici le adeguate cure odontoiatriche.