Impermeabilizzare: come fanno i professionisti

Impermeabilizzare: come fanno i professionisti

Dicembre 18, 2023 Off Di Facchini

L’impermeabilizzazione di terrazzi, balconi e coperture piane in genere è una soluzione da applicare sia negli edifici di nuova costruzione sia in fase di ristrutturazione. Qualsiasi tipo di copertura piana andrebbe impermeabilizzata, in modo da evitare infiltrazioni, che si possono verificare subito o anche dopo un lungo lasso di tempo. 

In passato si utilizzavano per questo tipo di lavori esclusivamente guaine in spessore, disponibili in rotoli da distendere sulla copertura da impermeabilizzare. Oggi la tecnologia consente di approfittare di prodotti più moderni, proposti in versione fluida.

Come si usano le guaine moderne

Le cose sono profondamente cambiate rispetto al passato, grazie alla disponibilità di guaine liquide. Non serve quindi avere a disposizione accessori o utensili particolari, in quanto le guaine si stendono con l’utilizzo di rulli e pennelli, come avviene per una qualsiasi vernice. Sono disponibili guaine a base acqua o solvente, adatte ad essere utilizzate come impermeabilizzanti sia all’esterno degli edifici che all’interno. Le più sfruttate sono a base poliuretanica, ma non mancano guaine liquide epossidiche o preparate con varie tipologie di resine.

Per utilizzarle è sufficiente preparare la superficie da trattare, rendendola perfettamente liscia e piana; in seguito si ricopre la pavimentazione, o la copertura esterna, con un apposito primer: una sostanza che serve da aggrappante alla guaina. In commercio si trovano guaine impermeabilizzanti di vario tipo, sta al professionista scegliere quella più adatta a seconda del tipo di intervento che si trova ad effettuare e dei risultati che intende ottenere. 

Ci sono infatti sia guaine impermeabilizzanti che materiali adatti a sopportare condizioni meteorologiche particolarmente avverse o che fungono anche da barriera al vapore, adatte quindi sia per superfici piane che verticali.

Tipologie di utilizzi

Sono sostanzialmente tre le possibili eventualità che incontra chi deve impermeabilizzare una superficie: la presenza di una vecchia copertura in piastrelle o altro materiale, che può rimanere in posizione; una copertura rovinata che va rimossa prima dell’impermeabilizzazione e la presenza di una precedente impermeabilizzazione. In commercio si possono facilmente reperire guaine liquide adatte a ognuna di queste situazioni, in modo da ottenere un risultato ottimale. 

Nel primo caso spesso non è necessario rimuovere la precedente copertura, sempre che si tratti di materiale quali piastrelle o massetto in cemento. Le guaine liquide si possono infatti facilmente stendere su questo tipo di materiali, facendole precedere da uno strato di primer. 

Se la pavimentazione presenta dei punti particolarmente rovinati, o non vi è spazio in altezza, sarà necessario invece rimuovere la copertura precedente, per poi stendere la guaina. 

Stessa cosa quando la copertura precedente è costituita da guaine bituminose, che vanno rimosse contattando apposite aziende per lo smaltimento. Spesso non è possibile smaltire in una normale isola ecologica bitumi e materie plastiche un tempo utilizzate per la produzione di guaine impermeabilizzanti. 

Se il precedente impermeabilizzante è una guaina liquida, si può stendere il prodotto nuovamente, dopo vari anni dal primo intervento. In ogni caso è sempre consigliabile l’utilizzo di un primer.

Perché impermeabilizzare le coperture

Le motivazioni che portano alla necessità di impermeabilizzare una superficie sono varie. A partire dal voler eliminare eventuali infiltrazioni, che si possono verificare sia tra le solette di un appartamento, sia su un terrazzo o su un tetto. Oggi tutte le superfici vengono impermeabilizzate al momento della posa, cosa che avviene anche per le coperture piane e inclinate degli edifici. Sopra alla guaina impermeabilizzante si posizioneranno poi eventualmente i coppi o altre tipologie di tegole. Questo tipo di soluzione consente di prolungare sensibilmente la vita del tetto, limitando qualsiasi genere di infiltrazione all’interno dell’edificio. Lo stesso si può dire per terrazzi, balconi, lastrici solari, che giovano ampiamente della posa di uno strato impermeabilizzante.