
Capelli e sole: come farli andare d’accordo in estate
Luglio 19, 2024Proteggere i capelli al sole è di fondamentale importanza per evitare che la chioma possa indebolirsi e perdere brillantezza. L’estate rischia dunque di mettere a dura prova il benessere del capello, che si trova esposto a fattori stressanti quali raggi UV, salsedine e vento, i cui effetti possono provocare anche danni a lungo termine. È pertanto molto importante prendere alcuni accorgimenti per mantenere in salute il cuoio capelluto anche nel periodo estivo, un po’ come si fa quando si protegge la pelle nelle ore più calde. Ne abbiamo parlato con gli esperti di Thermal.
Salsedine e raggi UV: come proteggere i capelli
I raggi UV che compongono la radiazione solare hanno un alto potere penetrante che può causare effetti negativi sia a livello degli strati più esterni del capello, che in profondità. A livello superficiale, un’eccessiva permanenza dei capelli al sole li farà apparire secchi e crespi, rendendoli anche più propensi a spezzarsi se spazzolati. Anche il cuoio capelluto sarà più irritabile, a causa tanto delle alte temperature, quanto dell’alterazione del pH conseguente all’aumento della sudorazione. Il vero cambiamento avviene tuttavia da un punto di vista metabolico, quando la radiazione intacca il bulbo capillare. Quando ciò avviene, il capello perde la sua naturale vitalità indebolendosi fino a cadere e provocando un diradamento dalla chioma. Quest’effetto peraltro non è immediatamente riscontrabile, per cui spesso ci si accorge delle conseguenze solo con l’arrivare dell’autunno. Immergersi frequentemente in acqua può dare la sensazione di rinfrescare la testa, ma non risolve il problema, dal momento che senza le dovute attenzioni i capelli al sole rimangono impregnati di salsedine. Una prima accortezza è dunque quella di risciacquare frequentemente con acqua dolce per eliminare il sale che, insieme ai raggi solari, è uno dei principali fattori sfibranti del capello. Per quanto riguarda la temperatura, meglio usare acqua fredda, che ha un effetto rigenerante e anti-umidità. Allo stesso modo, sarebbe preferibile asciugare i capelli all’aria, senza usare phon e piastre. Qualora non fosse possibile, si consiglia di usare il getto d’aria fresca, in modo da non esporre il cuoio capelluto a ulteriore calore.
Capelli e sole: qualche suggerimento
Gestire capelli e sole può sembrare un’impresa, tuttavia bastano un po’ di attenzione e i giusti prodotti per godersi l’estate senza preoccuparsi. Innanzitutto, se si programma una vacanza al mare è bene non sottoporre il capello a trattamenti stressanti: tinture, decolorazioni e colpi di sole andrebbero pertanto evitati poco prima del caldo periodo estivo. Anche l’acconciatura può fare la sua parte. L’ideale è prediligere la morbidezza di chignon o trecce larghe, evitando di usare fermagli di metallo e pinze che potrebbero tirare i capelli o accumulare calore. Chi ama passare molte ore con i capelli al sole può inoltre indossare cappelli, bandane o foulard. Questi accessori di stile svolgono un’importante funzione protettiva, ma è importante sceglierli di un tessuto leggero, in modo da non creare problemi di traspirazione al cuoio capelluto. Un ruolo fondamentale lo giocano anche i prodotti specialistici. Prima di lasciare i capelli al sole si può preparare la chioma con trattamenti rinforzanti e nutritivi. L’effetto protettivo può inoltre essere accentuato assumendo degli integratori vitaminici (in particolare B5 ed E), utili soprattutto nei periodi di cambio stagione. Una categoria di prodotti utili per capelli al sole sono gli oli protettivi, specialmente a base vegetale. Se si trascorre molto tempo in spiaggia, è bene ripetere l’applicazione dopo qualche ora, in modo da rinnovare l’effetto schermante dai raggi UV. Per migliorare l’idratazione della chioma si consiglia anche di fare un paio di impacchi a settimana: le maschere sono peraltro ricche di nutrienti e contribuiscono al rafforzamento generale del capello. Per quanto riguarda lo shampoo, il più indicato è quello doposole, che si distingue per l’azione riparativa dovuta alla sua composizione più delicata e ricca di sostanze antiossidanti e nutrienti. Leggi anche l’articolo: Diagnosi energetica: come farla e obblighi di legge