Prevenzione della testa piatta nel neonato: consigli pratici sin dai primi giorni
Novembre 8, 2025La testa piatta nel neonato, conosciuta come plagiocefalia posizionale, è una condizione molto comune nei primi mesi di vita. Si tratta di un appiattimento del cranio che compare quando il bambino trascorre troppo tempo nella stessa posizione, soprattutto nella zona occipitale. Poiché nei neonati le ossa craniche sono morbide e modellabili, è fondamentale adottare fin da subito alcuni accorgimenti per prevenire appiattimenti asimmetrici. La prevenzione non richiede strumenti complessi, ma una serie di abitudini quotidiane che favoriscono il movimento, la variabilità delle posizioni e uno sviluppo armonico. In questo articolo analizziamo le strategie più efficaci sin dai primi giorni, con un riferimento alle pratiche suggerite da realtà specializzate come NannaSana.
Che cos’è la testa piatta e perché insorge facilmente
La plagiocefalia posizionale è legata alla pressione costante esercitata su un’area del cranio. Il fatto che i neonati dormano molte ore al giorno nella posizione supina, raccomandata per la sicurezza durante il sonno, favorisce talvolta la comparsa di un appiattimento localizzato. Questa condizione è generalmente benigna, ma può diventare più evidente se non si interviene precocemente. Non si tratta di una patologia, bensì di una conseguenza delle abitudini quotidiane del bambino. Per questo motivo è possibile prevenirla attraverso piccoli cambiamenti nella gestione della routine.
Alternare la posizione della testa durante il riposo
Uno degli strumenti più efficaci è l’alternanza della posizione della testa durante i momenti di riposo. Anche mantenendo la posizione supina, è possibile orientare delicatamente il capo verso destra o sinistra, variando ogni volta. Questa semplice abitudine contribuisce a:
distribuire meglio la pressione sulla superficie cranica
favorire una rotazione naturale del collo
prevenire appiattimenti più marcati su un solo lato
L’alternanza deve essere costante, soprattutto nei primi tre mesi, periodo in cui la testa è maggiormente modellabile.
Variare i lati durante l’allattamento
L’allattamento rappresenta un momento prezioso per sostenere lo sviluppo posturale. Alternare il lato da cui si allatta permette al bambino di ruotare la testa in modo spontaneo, stimolando una mobilità simmetrica del collo. Questa pratica è utile sia con l’allattamento al seno sia con il biberon. Oltre a prevenire rigidità cervicali, contribuisce a un migliore controllo motorio del capo. Molti professionisti sottolineano questo punto perché si inserisce facilmente nella routine quotidiana e non richiede particolari competenze.
Limitare i tempi in sdraiette, ovetti e seggiolini
Strumenti come ovetti, sdraiette e seggiolini per auto sono utili in molte situazioni, ma l’uso prolungato può favorire una pressione costante sulla stessa area del cranio. Il neonato tende naturalmente a mantenere la testa ferma e, se la posizione è sempre la stessa, l’appiattimento può accentuarsi. È consigliabile alternare questi dispositivi con momenti di gioco libero a terra, sempre sotto supervisione, in cui il bambino può muoversi liberamente e sperimentare posizioni diverse.
Il ruolo fondamentale del tummy time
Il tummy time, cioè il tempo passato a pancia in giù durante la veglia, è uno dei rimedi più efficaci per prevenire la testa piatta nel neonato. Questa posizione riduce la pressione sulla parte posteriore della testa e rafforza la muscolatura di collo, spalle e tronco. Si può iniziare sin dalle prime settimane con sessioni brevi di uno o due minuti, più volte al giorno, aumentando gradualmente la durata. Il tummy time stimola inoltre il bambino a sollevare la testa, migliorando tono muscolare ed equilibrio posturale.
Stimoli visivi e sonori per incoraggiare la rotazione della testa
La varietà degli stimoli è una componente essenziale della prevenzione. Posizionare oggetti interessanti su lati alterni della culla, cambiare punto della stanza da cui il genitore si avvicina o variare la direzione della luce può incoraggiare spontaneamente il neonato a girare il capo. Anche piccoli dettagli come muovere il mobile della culla, cambiare la posizione del lettino nella stanza o posizionare i giochi a diverse altezze possono influenzare positivamente la mobilità cervicale.
Comprendere cosa evitare
La prevenzione efficace passa anche dalla consapevolezza di ciò che non è raccomandato. Molti cuscini definiti “anti plagiocefalia” non sono indicati dalle principali linee guida pediatriche, poiché possono interferire con la posizione supina sicura. È preferibile affidarsi a strategie naturali come la variabilità delle posizioni, il tummy time e la rotazione degli stimoli. Anche l’utilizzo di dispositivi che immobilizzano il bambino non è consigliato, perché riduce la mobilità e non permette un corretto sviluppo motorio.
Segnali da osservare nei primi mesi
Per intervenire tempestivamente è utile riconoscere alcuni segnali tipici della testa piatta. Tra gli indicatori più comuni troviamo:
tendenza a guardare costantemente da un lato
appiattimento visibile nella zona posteriore o laterale
difficoltà nel girare la testa simmetricamente
irritabilità quando si tenta di orientare il capo verso il lato opposto
Se questi segnali diventano persistenti, un consulto professionale può essere utile per valutare la mobilità cervicale e suggerire esercizi personalizzati. Centri specializzati come NannaSana effettuano valutazioni che permettono di individuare precocemente eventuali preferenze posturali o tensioni muscolari.
Accompagnare lo sviluppo con consapevolezza
La prevenzione della testa piatta è un percorso semplice, basato su piccoli gesti quotidiani come alternare le posizioni, incoraggiare il movimento spontaneo e praticare regolarmente il tummy time. Con un approccio attento e consapevole, i genitori possono sostenere lo sviluppo armonico del cranio e della muscolatura del neonato. L’obiettivo non è correggere in modo forzato, ma accompagnare il bambino nella crescita, favorendo una postura equilibrata e una mobilità naturale sin dai primi giorni.
