Cosa sono la tensione e la corrente elettrica

L’energia elettrica è definita da una serie di grandezze fisiche di cui le principali sono la tensione e la corrente, che di fatto permettono di avere un’idea abbastanza precisa di essa. Infatti, l’energia non può essere rappresentata da un oggetto, non ha una forma, né una dimensione vera e propria visibile a occhio nudo; si tratta di qualcosa che esiste ed è raffigurato dall’immaginario collettivo con la caratteristica saetta tipica del fulmine, quest’ultimo una potente scarica elettrica che diventa visibile a causa dell’enorme differenza di potenziale presente fra due poli. La risposta esatta alla domanda su cosa sia l’energia elettrica non c’è: piuttosto è giusto dire che è il risultato di alcune condizioni fisiche misurabili che, nel caso, sono rappresentate dalla tensione e dalla corrente; al contrario, la risultante di queste due grandezze è perfetta per definire con precisione il tipo di energia presa in considerazione. In tal senso è possibile approfondire l’argomento sugli alimentatori al link https://www.alimentatorishop.com/alimentatori-acdc

Che cos’è la corrente elettrica

Per avere una raffigurazione dell’energia è fondamentale comprendere cosa sia la corrente elettrica; per definizione, si tratta di un flusso di elettroni che passa attraverso un filo conduttore. Quanto affermato chiarifica che parliamo di qualcosa che non può essere un oggetto, in quanto la corrente non ha molecole e non possiede una struttura atomica; la corrente elettrica è un flusso di elettroni (la parte più piccola dell’atomo), una serie di particelle che devono necessariamente passare attraverso un conduttore, di cui l’esempio più semplice è un comune filo di rame. Dal punto di vista matematico la corrente elettrica si misura in Ampere, il cui simbolo è “I“; tale valore definisce la velocità con cui la corrente attraversa il conduttore, un pò come accade con l’acqua all’interno di una tubazione.

Che cos’è la tensione elettrica

La tensione elettrica rappresenta fisicamente l’esatto opposto della corrente, in quanto parliamo di energia potenziale, una capacità intrinseca della materia che è ben raffigurabile con l’esempio della diga; dal momento che lo sbarramento viene aperto, il potenziale scende e si trasforma in energia cinetica attraverso il deflusso dell’acqua verso valle. Allo stesso modo, l’energia elettrica in tensione perde potenziale e si tramuta proprio in un flusso, in questo caso la corrente. La tensione rappresenta per definizione la differenza di potenziale fra due conduttori e si misura in Volts (V), una grandezza più conosciuta perché utilizzata nella segnaletica e in molti “alert” presenti su macchinari e impalcati destinati al trasporto di energia.

Relazione fra corrente e tensione elettrica

Corrente e tensione sono due grandezze fisiche inversamente proporzionali che a loro volta definiscono la potenza elettrica attraverso la semplice formula matematica W=V*I, che spiega chiaramente che la potenza espressa in Watts è il risultato del prodotto fra intensità di corrente (I) e tensione elettrica (V). Chiunque si trovi di fronte a un dispositivo che eroga 200W di potenza può facilmente misurare quale sia la corrente in gioco. Un’apparecchiatura alimentata con un’energia pari a 220 V di tensione funziona in questo caso con 200=220*I, cioè 200/220=0.9 Ampere; al contrario, se la tensione alla fonte è di 12V, il risultato a parità di potenza cambia radicalmente come segue: 200=12*I, cioè 200/12= 16.7 Ampere, un valore ben diverso che spiega perché in un’automobile sono necessari cavi dalla sezione più grande rispetto a quanto accade in casa, specie quando si aggiungono all’impianto apparecchiature aftermarket.

Un breve riassunto

Riassumendo, possiamo dire che la tensione e la corrente elettrica sono i principali costituenti dell’energia; tali grandezze sono inversamente proporzionali in tutti quei casi in cui si confrontano impianti o apprecchiature che erogano la stessa potenza (W), come verificato attraverso la formula W=V*I. La tensione esprime l’energia potenziale che è presente all’estremità di un polo, mentre la corrente è misurabile una volta che l’energia scorre attraverso un cavo a una certa velocità.