Tubi pluviali in rame, alluminio e PVC: cosa sono, come funzionano e quanto costano

Tubi pluviali in rame, alluminio e PVC: cosa sono, come funzionano e quanto costano

Marzo 28, 2020 Off Di Ilario Galgani

Quando si progetta una nuova abitazione si deve tenere conto di una serie di fattori indispensabili per consentire all’edificio di rispettare in pieno tutte le normative e garantire una totale vivibilità alle persone che andranno ad abitarvi. Uno di questi aspetti riguarda il deflusso dell’acqua piovana, che avviene tramite quelle che tutti solitamente nominiamo come grondaie. In realtà, il termine esatto è tubi pluviali o anche semplicemente pluviali, chiamati così proprio perchè hanno il compito di incanalare l’acqua piovana e farla defluire. La scelta dei pluviali è tutt’altro che banale o secondaria: al contrario, è opportuno dotare l’abitazione di tubi pluviali dall’ottimo funzionamento, facendo anche attenzione alla scelta dei materiali.

Tubi pluviali, cosa sono e perchè sono così importanti

Prima di capire quale pluviale può fare al caso nostro, è necessario comprendere il funzionamento di questo strumento. Come fa l’acqua piovana ad incanalarsi perfettamente dal tetto al pluviale? E’ una domanda che trova facile risposta, dato che già in sede di progettazione dell’edificio si ragiona sulle giuste pendenze da adottare per favorire lo scorrimento dell’acqua piovana verso i pluviali. La distanza tra un pluviale e l’altro viene stabilita in base alle dimensioni dell’edificio stesso, e lo stesso può dirsi per il diametro dei pluviali, che in genere si aggira tra i 60 e i 120 mm. Un aspetto molto importante del pluviale è la manutenzione: il tubo pluviale deve essere pulito con una certa regolarità, altrimenti si va a favorire la formazione di “tappi” (foglie e sporcizia varia) che non consentono più all’acqua di defluire correttamente. Anche per questo, molti pluviali sono dotati di un filtro che agevola lo scorrimento dell’acqua piovana. In alternativa, possono essere “protetti” con delle apposite reti.

Una volta compreso il funzionamento, possiamo passare all’aspetto che riguarda la struttura dei tubi pluviali, ovvero i diversi materiali che è possibile trovare sul mercato. Stando a quanto stabilito a livello normativo, i pluviali possono essere in acciaio, rame, lamiera, PVC e alluminio, mentre il loro formato può essere circolare o in alternativa “squadrato”. Come già accennato in precedenza, tutte le caratteristiche del pluviale vanno considerate in base alla conformazione dell’edificio, ma anche da che tipo di copertura è presente e in che zona si trova. Per farla breve, se l’edificio sorge in un posto dove piove molto e spesso, sarà opportuno avere dei pluviali che garantiscano uno smaltimento rapido dell’acqua piovana: la resistenza è quindi un fattore molto importante, ma non solo.

Tanto per fare un esempio, i pluviali in alluminio sono quelli che vengono scelti più frequentemente per via del loro ottimo rapporto qualità-prezzo. I pluviali in acciaio sono molto leggeri ma allo stesso tempo garantiscono una resistenza formidabile, non peccando nemmeno dal punto di vista estetico. Il costo è di circa 13/14 euro al metro quadro, una cifra tutto sommato accessibile. Ancora meglio dei pluviali in acciaio sono quelli in zinco, che resistono straordinariamente alle intemperie e alla corrosione: tuttavia, il loro costo è superiore ai 20 euro al metro, e chiaramente non tutti possono permetterselo.

Pluviali in rame e PVC: tutte le caratteristiche

Cosa dire, invece, dei tubi pluviale in rame e di quelli in PVC? Si tratta di due soluzioni che trovano sempre molto consenso tra gli utenti, nonostante non siano il “top” dal punto di vista estetico. Specialmente i tubi pluviali in PVC non vanno esattamente a rubare l’occhio, ma poco importa, dato che la loro funzionalità è davvero egregia: l’installazione è rapida e intuitiva (e non è una cosa da poco) e la resistenza alle escursioni termiche e ai cambiamenti del clima è valutata sempre in maniera più che positiva. Il prezzo dei tubi pluviali in PVC non è troppo oneroso: si possono trovare anche modelli a 5/6 euro al metro, anche se è meglio puntare su qualcosa di più qualitativo (10/15 euro al metro).

Se l’aspetto da tenere in considerazione è la durata, ecco che la scelta non può che cadere sui tubi pluviali in rame. Stando a quanto sostenuto dagli esperti del settore, questo materiale consente ai pluviali di durare anche per più di 30 anni, a patto che l’utente provveda ad una manutenzione costante, nelle modalità a cui facevamo riferimento in precedenza. La resistenza è garantita, e anche la parte estetica è apprezzabile: il rame è un metallo duttile, pertanto può essere lavorato con facilità regalando forme più gradevoli, eleganti e conformi all’edificio. L’unica nota stonata può essere il prezzo: è molto difficile trovare dei pluviali di rame a meno di 20 euro al metro (in genere si parte da 22/23, ndr).