4 consigli per coibentare la casa

4 consigli per coibentare la casa

Ottobre 31, 2019 Off Di Ilario Galgani

Esistono innumerevoli rimedi per attribuire un valore maggiore alla propria dimora e la stragrande maggioranza di essi prevedono delle risposte che vengono fornite direttamente dagli esperti del settore edilizio. Tra i procedimenti più importanti in questo senso, trova un pieno punto d’approdo la coibentazione.

Se eseguita nella maniera adeguata e prendendo in considerazione un modo di procedere meticoloso, permette fin da subito di ottenere risparmi immediati, godere di un comfort termico durante tutte le stagioni dell’anno, attribuire una classe energetica maggiore al contesto abitativo e, infine, beneficiare delle detrazioni fiscali.

Tuttavia, eseguire nel migliore dei modi i passaggi principali che permettono di dare il via alla coibentazione di una casa di moderna costruzione può risultare complicato, specie se non si ha abbastanza dimestichezza con i lavori manuali ed un buon senso pratico. In seguito, metodiche di realizzazione di un impianto coibentato, vantaggi, soluzioni, consigli, alternative e considerazioni generali rispetto ad un tema piuttosto caro agli appassionati dell’edilizia moderna.

L’importanza della coibentazione fai da te

Dal momento che la stragrande maggioranza dei contesti abitativi di moderna costruzione è strutturata garantendo agli inquilini un’immediata protezione degli agenti atmosferici più invalidanti per un edificio, occorre prestare molta attenzione prima di procedere con l’isolamento delle pareti.

Sarà indispensabile, ad esempio, capire perché il semplice fatto di ridurre le perdite di calore non equivale a coibentare perfettamente un ambiente. I professionisti del settore sono concordi nell’affermare che l’aria non è il migliore isolante che possa esistere in un determinato tipo di ambiente domestico.

Per una coibentazione (meglio ancora se fai-da-te) che garantisca una resa ottimale sotto ogni punto di vista, è indispensabile, ad esempio, riempire ogni singolo intercapedine, oppure creare cappotti (sia esterni che interni) aventi il compito di isolare adeguatamente le mura domestiche da tutto ciò che si verifica fuori.

La creazione di un cappotto esterno

Tra le innumerevoli soluzioni si possono prendere in considerazione per effettuare la coibentazione fai da te, si sottolinea la realizzazione di un cappotto esterno. Tale soluzione può essere ideale quando si debba avere a che fare con un restyling totale dell’appartamento.

Il cappotto, così inteso dagli esperti dell’edilizia moderna, prende in esame l’applicazione sulla facciata esterna di un edificio di opportuni materiali isolanti e, successivamente, di intonaco a sufficienza per ottimizzare la resistenza dell’impianto murario.

Una coibentazione eseguita in questo modo garantisce una drastica riduzione dei cosiddetti ponti termici, direttamente agevolando il passaggio per conduzione dell’eneregia termica necessaria per isolare l’ambiente. I materiali che fungono da isolanti maggiormente utilizzati per una corretta esecuzione del cappotto esterno sono la lana minerale o il polistirene espanso, rigorosamente ricavato tramite l’impiego di tecniche innovative ed all’avanguardia.

Il cappotto interno

Così come il cappotto esterno, anche quello interno si considera indispensabile per evitare che gli agenti atmosferici possano inficiare negativamente sul comfort abitativo globale. Eseguendo tale procedura si spende qualcosa in più, ma i vantaggi che comporta questo tipo di alternativa sono pressoché immediati.

Il cappotto interno è preferibile se si ha buon senso pratico e soprattutto se si conosce fino in fondo ogni singola modo di procedere da parte dei veri e propri cultori dell’edilizia. Dal momento che nell’applicare direttamente sulle pareti interne appositi pannelli costituiti da materiali isolanti come il cartongesso, ad esempio, tale alternativa può essere presa in considerazione anche da una persona poco esperta in materia.

Unico punto a sfavore: la realizzazione di un cappotto interno riduce lo spazio a disposizione all’interno dell’ambiente domestico, anche se non in maniera esagerata.

Le pareti ventilate

Un’altra soluzione che la stragrande maggioranza degli esperti del settore edilizio osa prendere in considerazione è insita nella creazione delle cosiddette pareti ventilate, le quali secondo le stime effettuate dai professionisti riducono del 20% il fabbisogno di energia utile per riscaldare o rinfrescare l’ambiente di casa.

Tale soluzione viene attuata mediante la creazione di vere e proprie pareti formate da pannelli isolanti che hanno la particolarità di essere più spesse all’esterno e maggiormente sottili verso l’interno, previo inserimento di un intercapedine d’aria presente negli intermezzi.

Questo tipo di alternativa ha un costo sicuramente più alto rispetto a quanto si possa impiegare per realizzare un cappotto interno o un cappotto esterno ma garantisce una migliore protezione delle pareti, specie di quelle particolarmente soggette a usura del tempo, corrosione e segni di vecchiaia. L’aria circostante che viene ad essere un elemento indispensabile dopo aver creato una parete ventilata permetterà, infine, una traspirazione ottimale di gas e vapori, garantendo così una coibentazione perfetta sotto ogni punto di vista.

Riempimento delle intercapedini e considerazioni finali

La coibentazione di un appartamento, di un edificio, di una villa privata, etc, viene ottimizzata prima ancora che eseguita, anche attraverso il cosiddetto “riempimento delle intercapedini”. La dispersione di calore, così come la possibilità che qualsiasi fattore esterno possa influire negativamente sul comfort abitativo si riduce di oltre il 50% e permette a chi sceglie questo tipo di soluzione di godere fin dai primi momenti di innumerevoli vantaggi; primo fra tutti quelli economici: il risparmio in bolletta e la possibilità che l’immobile valga di più su un mercato in continua espansione diventano qualcosa in più di una semplice suggestione.

Il riempimento delle intercapedini, noto agli esperti dell’edilizia moderna tramite il termine “insufflaggio” si esegue mediante l’utilizzo di materiale sciolto, di lastre isolanti, oppure di materiale liquido in partenza, il quale successivamente viene adeguatamente trattato per aderire bene alle pareti.

Per materiale sciolto si intende il sughero, il vetro cellulare, l’argilla espansa o la vermiculite, utilizzata per riempire ogni singolo spazio vuoto. Le lastre isolanti si presentano come degli agglomerati di fibra minerale, poliuretano e qualsiasi altro materiale in grado di garantire una migliore traspirazione delle pareti.

La resina poliuretanica, infine, viene utilizzata come materiale sciolto e serve a ridurre gli spazi presentatisi tra un’intercapedine e l’altra. A proposito di professionisti in questo sito https://www.insufflaggiotorino.com/ si possono trovare indicazioni utili sui materiali e modalità di applicazione degli stessi.

L’isolamento termico delle pareti ottenuto per insufflaggio fa sì che un determinato immobile acquisti grande valore e rispetti le norme vigenti in materia di immissioni di sostanze nocive ed efficienza energetica. É un’operazione complessa e va per questo eseguita con il massimo della cura e dell’attenzione, meglio ancora se tramite l’ausilio di professionisti.

È utile tenere a mente, specie per immobili di proprietà, che la realizzazione di una corretta coibentazione comporterà, anche se con  investimenti non sempre contenuti, innumerevoli vantaggi dei quali è possibile trarne immediati benefici.